Piazza Arcobalena sì o no? A vedere il numero di giocatori di ping pong presenti a tutte le ore, e quello di bimbi e genitori che vi si fermano all’uscita di scuola, si direbbe che la trasformazione della parte finale di via Venini, con i colori, gli alberi, le panchine e i nuovi percorsi stradali sia stata nel complesso accettata da molti cittadini. E’ bene ricordare che si tratta di una sperimentazione, come quella avviata mesi fa in via Rovereto, Giacosa, esedra del Trotter.
Dopo una stagione di prova, il Comune dovrà valutare (con la partecipazione dei cittadini, in forme da definire) i risultati dell’esperimento “tattico” e decidere se mantenerli, con o senza modifiche.
Naturalmente, c’è anche chi, di fronte alle novità che spezzano le vecchie abitudini (anche quella della “sosta selvaggia”) insorge: si va dal borbottio alla mobilitazione, con appelli e firme, perché tutto torni come prima.
In genere, le limitazioni al traffico trovano sempre qualche avversario: e del resto tutti ricordiamo le preoccupazioni dei commercianti di perdere migliaia di clienti quando fu pedonalizzata via Dante. Oggi quel percorso Duomo-Castello, o l’altrettanto pedonale Corso Como, sono tra le zone di shopping e incontro più rinomate d’Europa.
A noi, queste risistemazioni delle “terre di nessuno” che permettono di contenere traffico e soste selvagge a vantaggio della vivibilità piacciono: ma ascoltando i residenti e i cittadini in questo paio di mesi abbiamo potuto rilevare una serie di “sbavature” nella realizzazione dell’intervento, che in ogni incontro con i responsabili noi con altri abbiamo sollevato.
Per superare la fase un po’ inutile della lamentela e del mugugno, con una presenza assidua abbiamo raccolto con pazienza tutte le critiche all’intervento e ne abbiamo fatto una lista, con qualche proposta migliorativa. Una lunga lista, che la settimana scorsa abbiamo inviato a tutti i responsabili dell’intervento. Nella lettera, il nostro Angelo riassume
“… le criticità segnalate dai cittadini, che in effetti pregiudicano un po’ gli effetti dell’intervento e l’accoglienza dei cambiamenti.
Le riporto di seguito, sperando che possano essere utili per migliorie in tempi brevi.
– piazzetta:
1) si dovrebbe rendere meno permeabile ai bambini piccoli la recinzione almeno sul lato del passaggio del tram (svolta da Venini a Martiri Oscuri) e magari anche sulla curva di immissione auto da via Spoleto in Venini.
2) prima delle piogge, gli alberi in vaso hanno sofferto molto. Secondo un esperto, sono un po’ troppo grandi di chioma per quanta acqua i vasi possono ritenere dell’innaffiatura; e nei periodi estivi essendo poggiati su una superficie stradale che si riscalda molto potrebbero seccarsi. Se prima di allora si sostituissero con piante anche un po’ più piccole ma rustiche non ci sarebbe questo rischio.
Nel caso di sostituzione, suggeriamo di destinarli alla messa a dimora nel parchetto tra v. Sammartini e Martesana (ancora in attesa sia di piante sia di giochi per bambini).
3) marciapiede curvo davanti scuola: è stato verniciato dello stesso colore azzurro della strada e non si nota il gradino. Vi inciampavano in molti, poi dei genitori lo hanno evidenziato con il nastro giallo/nero che però non durerà molto.
– via Venini tratto adiacente la scuola:
1) è stato tracciato uno stallo giallo per sosta H e alcuni posti moto “bianchi”. A fianco però vi è una ringhiera sul marciapiedi. Un disabile trasportato non può scendere dall’auto dal lato destro perché la ringhiera blocca le aperture degli sportelli. La ringhiera andrebbe tagliata, e per toglierne solo l’ultimo tratto converrebbe scambiare i posti moto con lo stallo H che così inoltre si avvicinerebbe alla scuola e alle strisce pedonali.
2) di fronte, la corsia ciclabile in direzione centro dovrebbe essere “difesa” dagli stalli parcheggio. Ma in quello giallo per carico/scarico, i camion che riforniscono il supermercato parcheggiano sempre di traverso ostruendolo. Si potrebbe materializzare la corsia con un cordolo basso?
– via Spoleto:
1) è stato eliminato il posteggio sul lato destro, molti però ora parcheggiano sul largo marciapiedi. Si può valutare (anche se non è una soluzione bellissima) una striscia parcheggio a cavallo metà marciapiedi-metà strada, come nella vicina via D’Apulia?
2) il parcheggio H vicino alla piazzetta è un po’ esposto come discesa dall’auto, sia da destra sia da sinistra (verso la ciclabile) e le aperture sportelli possono essere di pericolo per i ciclisti. Si potrebbe mettere qualche segnale di attenzione per bici e auto?
3) dietro a questo stallo H, un pezzo giallo per carico/scarico, non rispettato. Lo si potrebbe segnalare meglio, anche con verniciatura a terra, e/o usare un cordolo basso?
– via Martiri Oscuri, tratto direzione viale Monza:
1) il percorso ciclabile “contromano” (in senso inverso alle auto) da viale Monza a Venini è invisibile e non segnalato agli autisti che percorrendo la curva dalla piazzette incrociano bici e le stringono.
Sarebbe necessaria una striscia tratteggiata con i simboli di bici e frecce di direzione per tutta la lunghezza della via. Questo sarebbe anche un deterrente per chi parcheggia a sinistra a cavallo del marciapiedi, vanificando la ciclabile e spingendo i ciclisti verso il centro della strada.
2) immissione in viale Monza: numerosi veicoli continuano a imboccare la via contromano nel “vecchio” senso. Il segnale blu di obbligo “proseguire dritto” in viale Monza è stato installato altissimo e non è visibile dal posto guida auto. Inoltre sarebbe utile dipingere una freccia di direzione (svolta a destra) nella M. Oscuri proprio sull’incrocio, in modo da far percepire il senso unico ad un automobilista di viale Monza che svolti a destra seguendo il movimento dei ciclisti (che invece possono).
3) l’angolo di viale Monza con la M. Oscuri dove possono entrare i ciclisti “contromano” è in permanenza occupato da auto in “sosta selvaggia” e i ciclisti devono entrare nella M.O. con una svolta larga che li porta in frontale con le auto. Sarebbe opportuno tracciare alcuni metri di ciclabile con freccia di svolta a destra dal semaforo fino alla svolta, magari anche con cordolo basso, sia come dissuasione alla sosta abusiva sia come indirizzamento per i ciclisti.
– immissione da via Spoleto in via Aporti:
1) adiacente alle piccole aree colorate e pedonalizzate si trova un terreno di proprietà comunale recintato e disusato noto come “il Triangolo” di cui molti chiedono un riuso civico: di recente anche l’Ass. Maran si è dichiarato disponibile a un confronto sulla questione. Sarebbe opportuno, nel caso, riconsiderare il disegno degli spazi nel loro insieme.
– comunicazione con i cittadini:
1) Sarebbero utili (meglio se fossero stati previsti dall’inizio) nella piazza e punti critici intorno dei cartelli che spiegano in breve il senso dell’intervento e i tempi della sperimentazione. E se si faranno modifiche potrebbero essere posti allo stesso tempo, aggiungendo che dalla sistemazione iniziale si è già modificato qualcosa seguendo i rilievi dei cittadini. Per un esempio efficace, vedere quelli della zona 30 in Rovereto/esedra Trotter. Questo è tutto quanto abbiamo raccolto nella presenza sul posto. Sperando che queste indicazioni possano essere utili, le inviamo i migliori saluti.”