Una bruttissima visione: un fazzoletto intriso di sangue sul marciapiede all’angolo di via Sammartini con via Schiaparelli, sabato notte. Un passante che sta per salire sulla sua auto viene aggredito per rapina da tre ragazzi giovanissimi e picchiato selvaggiamente. Continua la lettura di In via Sammartini, sabato scorso una nuova aggressione.
Il censimento FAI i luoghi del cuore continua… raccolte fino ad ora oltre 1800 firme
Il censimento FAI terminerà a fine novembre e oltre 1800 cuori hanno già votato i Magazzini Raccordati della Stazione Centrale di Milano come luogo da salvare, come luogo dove immaginare una riqualificazione, così come è già avvenuto in molte città europee. Continua la lettura di Il censimento FAI i luoghi del cuore continua… raccolte fino ad ora oltre 1800 firme
DUE NOSTRE AMICHE RAPITE IN SIRIA!
Si crede di occuparsi di problemi di quartiere e all’improvviso la scena internazionale ci piomba in casa. Sono state rapite da un gruppo armato Vanessa e Greta, le due ragazze con cui in tanti abbiamo parlato il 29 giugno alla festa “C’è vita intorno ai binari”, mentre presentavano il loro progetto di assistenza sanitaria in una zona di guerra in Siria. Continua la lettura di DUE NOSTRE AMICHE RAPITE IN SIRIA!
UN ANNO IN UNA PAGINA
L’estate sembra non essere mai iniziata! Ma oramai tra un temporale e l’altro luglio è finito, agosto svuota un po’ la città (non quanto gli anni scorsi); come Gruppo Ferrante Aporti Sammartini, attivo oramai dal 2011, ci piace darci l’arrivederci a settembre ripercorrendo le attività svolte durante questo terzo “anno FAS”. LEGGI TUTTO
E’ giusto fare una festa davanti al degrado?
Festa sì, festa no, tante ragioni per dire sì.
E’ indecoroso fare festa di fronte ad uno scenario di difficoltà?
E’ stato giusto proporre la seconda edizione di “C’è vita intorno ai binari”?
Fare festa apre i cuori e le menti e ci pone nel giusto spirito di fronte alla possibilità del cambiamento che è proprio della vita stessa.
E la vita che c’è intorno ai binari è fatta di un insieme di persone che volontariamente hanno messo a disposizione il proprio tempo, la propria energia, le proprie competenze, per animare un luogo che ha bisogno di cure.
Come persone e cittadini, possiamo scegliere i modi con i quali esprimere la nostra voce.
Possiamo alzare la voce e protestare, lasciando solo agli altri la soluzione dei problemi.
Oppure possiamo alzare… le maniche e darci una possibilità concreta di dimostrare come un luogo possa cambiare, anche solo per un giorno, se ci mettiamo dentro impegno, buona volontà, collaborazione, partecipazione, scambio d’idee, creatività, generosità, cura del bene comune.
Ecco perchè fare festa, per chiamare tutti a partecipare ad un cambiamento.
Ecco perché condividere un momento d’incontro e di scambio che guarda verso il futuro.
Ecco perché chiedere, in una forma collaborativa con le istituzioni, di prenderci tutti cura dei luoghi dove viviamo.
Ecco perché collaborare come gruppi e associazioni alla progettazione partecipata dello spazio verde in fondo a Sammartini, proposta dal Consiglio di zona e al progetto di riqualificazione del pezzo iniziale della via.
Ecco perché un murales, come testimonianza della possibilità di disegnare insieme una nuova visione del luogo.
Ecco perché la musica, l’arte, il gioco dei bambini, le sagome sulle saracinesche abbandonate che ci suggeriscono d’immaginare un luogo pieno di attività e di persone.
Ecco perché ricostruire la memoria storico artistica dei Magazzini Raccordati e partecipare al progetto i “Luoghi del cuore“ promosso dal FAI: un censimento che chiede a tutti i cittadini, di qualsiasi età e nazionalità, di segnalare e firmare perché vengano salvati e recuperati luoghi di valore abbandonati al degrado.
Ecco perché mettere a dimora un nuovo glicine e distribuire piantine per i nostri balconi, piante che cresceranno e daranno nuovi fiori e nuovi frutti.
Ecco perché la sfilata delle portatrici d’acqua come elemento simbolico dell’acqua che rigenera.
Ecco perché valeva la pena di fare una festa: c’è tutta questa vita intorno ai binari.
Un grazie di cuore ai cittadini volontari, alle associazioni, alle istituzioni, agli artisti, ai gruppi di animazione sociale, alle tante persone che generosamente hanno permesso che tutto ciò accadesse.