20 novembre – Si è conclusa stasera la 3 giorni BOOKCITY forse “più di periferia”, visto che si svolgeva a poche decine di metri dal confine con Sesto S. Giovanni, nella sede di via Miramare 9. Un po’ lontano dai nostri “soliti binari”, ma è qualche tempo che giochiamo fuori sede: in ottobre la bancarella dei libri in piazza Duomo, e a breve l’incontro “Voglia di futuro” in Regione…
Il tema scelto è stato “La sfida dell’immigrazione: la città come laboratorio di integrazione e di intercultura”. Tema sviluppato attraverso i più diversi modi di raccontare storie di vita, persone e luoghi tramite il libro, lo spettacolo, l’animazione, il cibo, il giornalismo e altro ancora.
L’evento, articolato in nove incontri, è stato progettato dal Gruppo Booksharing della “Casa 2”, con cui il FAS collabora dalla primavera scorsa. Dallo scambio di libri per cui è nato, il gruppo ha via via promosso una serie di iniziative culturali; e quest’anno si è deciso per la prima volta di realizzare in proprio Bookcity. La progettazione iniziale ha coinvolto tutti i partecipanti, in seguito le associazioni che hanno assunto compiti di gestione sono state: CIP Comunità Italo Peruana, Emergency Zona 2, noi del FAS, Joomla!Lombardia, Pluriversi.
Il FAS ha organizzato l’incontro di apertura del venerdì e quello di chiusura della domenica sera.
Il primo, dal titolo “NarraMi² – dialoghi sul territorio e l’integrazione” ha visto un incontro/dibattito tra Massimo Cassani, giornalista e scrittore, Federico Chendi, inventore e animatore del Ligera di via Padova, scrittore “e molto altro”, e Nausicaa Pezzoni, urbanista autrice dell’interessante “La città sradicata”, libro in cui “i migranti mappano Milano”. Si è discusso dei modi di narrare un territorio, con inevitabili accenni al “caso di via Padova” ma anche alla ricerca urbanistica “a rovescio” realizzata dai nuovi residenti di cui noi siamo inconsapevoli.
L’incontro di chiusura “Da cosa nasce cosa”, invece, è stato un dibattito a 7 voci sulle diverse vie che portano a raccogliere e fare conoscere storie, partendo dalle più varie attività culturali o sociali sul territorio. Con Angelo Cappellina per il FAS hanno raccontato esperienze, a volte dure, spesso emozionanti: Maurizio Rotaris di SOS Stazione Centrale, autore di “Passeggiata nel delirio”; Alice Stefanizzi di Progetto Arca; Bruno Passuello di Pane Quotidiano, su un’attività che dura da oltre un secolo e sull’ascolto dei propri utenti; Massimo de Vita del Teatro Officina (accolto da un applauso per la fresca assegnazione dell’Ambrogino d’oro), sullo spettacolo “Inciampi di vita”; Cristian Zanetti della coop sociale ABCittà, sul sorprendente metodo delle Biblioteche Viventi; e per l’associazione Amici di Zona2, Pietro Scardillo direttore del giornale di zona Noi2. Bello il momento finale in cui Teatro e Giornale di zona si sono dichiarati disponibili a raccogliere e diffondere con i propri canali il lavoro dei “raccoglitori di storie” del sociale.
Interessante anche il resto della manifestazione. Il sabato ha visto il forte spettacolo teatrale “Storie Migranti” di Mario Spallino sull’attività e le esperienze di Emergency; e poi “ConFOODsion a Milano. Il cibo come frontiera culturale”: il cibo nella visione dell’antropologa Barbara Caputo e della fotografa Anu Abeysekera.
La domenica, aperta dal Laboratorio di scrittura creativa “Le parole degli altri” sul confronto tra lingue diverse condotto da Bianca Maria Carchidio di Joomla!Lombardia, ha avuto una affollata parte centrale sulla cultura peruviana a Milano: sotto la guida di Daniele Veronesi di C.I.P., è stato presentato il libro “Figli di Dio – Storie di immigranti” della pittrice Marcia Zegarra Urquizo; poi un importante momento sulle dinamiche generazionali genitori/figli nelle famiglie immigrate; infine la presentazione del libro “Emozione” con l’autrice Maria Gloria Calderon Quinto. Il tutto concluso da una Apericena Peruviana della chef Rita Guillen.
L’esperienza, nuova per molti dei volontari partecipanti, ha in qualche modo inaugurato una nuova stagione di apertura al territorio e di lavoro in rete che ci ha ricordato ContAMIniamoCI… e che speriamo si possa estendere allo stesso modo.