Giovedì 22 maggio abbiamo incontrato la Vicesindaco con delega all’Urbanistica, Ada Lucia De Cesaris. Previsto in origine come confronto con la nostra rete di associazioni, l’incontro è stato poi allargato alla luce delle numerose sollecitazioni che l’assessorato ha ricevuto negli ultimi tempi da tutte le realtà di zona.
L’invito era così stato esteso al Consiglio di Zona 2 (Presidente Villa e Presidente commissione Urbanistica Proietti), e all’associazione di zona 4 Tunnel, anch’essa impegnata sui temi del degrado e che assieme a noi aveva partecipato agli incontri iniziali sul progetto di petizione.
In quelle riunioni, anzi, si era lavorato su un’ipotesi di un completo coordinamento delle iniziative: queste comunque proseguono, tutte sulle stesse tematiche, e sommandosi hanno ottenuto una ripresa dell’attenzione degli organi comunali e della stampa.
L’incontro è servito soprattutto a ricomporre il quadro aggiornato della complessa situazione, sia sui problemi concreti di zona sia sullo stato attuale dei rapporti del Comune con il management di Grandi Stazioni, che… attualmente non esistono, dopo l’uscita di scena dell’Amministratore Delegato con cui il Comune aveva iniziato un confronto.
La Vicesindaco ha aperto la riunione richiamando il discorso positivo svolto tempo fa con l’AD Battaggia, con cui aveva trattato la possibilità di utilizzare dei fondi residui CIPE e di avviare un Project Financing con partner privati, precisando che il “Project” avrebbe dovuto essere avviato dalla proprietà G.S.
C’era stato – ha ricordato – anche un incontro con il Ministro Lupi (Trasporti e Infrastrutture) su questi punti, incontro rimasto però senza seguito. Ad oggi, comunque, i fondi CIPE residui sembra siano stati utilizzati tutti su altri interventi e quindi non sarebbero più disponibili.
Quanto al degrado, ricorda di avere già scritto a GS (l’ultima volta dopo il crollo di una grata) per sollecitare una cura e manutenzione adeguata indipendentemente dai progetti di rsitrutturazione futura, e che se vi saranno peggioramenti o pericoli interverrà adeguatamente.
Noi le abbiamo ovviamente chiesto di attivarsi a cercare incontro con il nuovo AD Gaetano Casertano (il suo nome è indicato sul sito di GS), perché il problema centrale e primario per noi è quello di riaprire un tavolo di lavoro comune che possa portare alla progettazione partecipata dai cittadini e dalle amministrazioni. Ci precisa De Cesaris non è chiaro se sia già insediato o solo designato, e tutti chiediamo che il Comune lo verifichi.
Sulla questione dei fondi, abbiamo fatto notare con forza che se si riuscisse a predisporre un progetto di recupero dei Magazzini che preveda una parte di uso pubblico, su questo dovrebbe essere possibile richiedere fondi della UE e che il Comune dovrebbe verificare questa possibilità (qualche info sui Fondi europei: [1] [2] [3]).
E sulle possibili destinazioni di interesse pubblico, siamo entrati nel merito delle questioni maggiori: i parcheggi e la loro dimensione, una sede per i capolinea dei pullman e per altri servizi di trasporto (bike, miniauto…), come pure i tipi di attività da ospitare: commerciali, artigianali-artistici, possibili servizi per la cittadinanza.
Tra le ipotesi di servizi, abbiamo citato l’esempio, già sottoposto al suo collega Maran, di sperimentare una ricicleria molto avanzata, anche come utilizzo temporaneo.
In generale abbiamo proposto che si inizino a raccogliere indicazioni progettuali dalla zona perché si tratterà di una situazione molto ampia e complessa da tutti i punti di vista, dal traffico alle necessità energetiche, e non vogliamo che ci si debba confrontare del tutto impreparati ad un progetto calato dall’alto.
Si è passati a gli aspetti di informazione e mobilitazione che tutte le associazioni hanno in programma. Tra queste, 4 tunnel ha preannunciato una campagna di striscioni ai balconi e manifestazioni. Tutti intendono promuovere nuovi incontri con i cittadini, a due livelli: il primo di informazione, ritenuta estremamente necessaria data la complessità della questione; il secondo di confronto e di discussione comune con l’Amministrazione.
La Vicesindaco ha chiarito di essere disponibile a fornire il massimo di informazione su ogni novità o passo avanti, al CdZ e alle associazioni, mentre non giudica opportuno che gli amministratori intervengano ad assemblee in cui potrebbero diventare l’obbiettivo principale delle richieste dei cittadini al posto della proprietà Grandi Stazioni assente.
Su questo punto le associazioni però fanno notare che alle volte l’Amministrazione, che più di noi ha informazioni di prima mano, dovrebbe essere più capace di pubblicizzarle: è il caso di concetti importanti ma poco conosciuti come quello che la proprietà GS per svolgere la propria “mission” di recupero dei suoi beni non mostra vero spirito imprenditoriale, non cerca investimenti, cerca solo di riottenere nuovi finanziamenti pubblici mostrando “il lato peggiore del pubblico e del privato”.
Altra forma di manifestazione pubblica, abbiamo tutti fatto notare, sarà la consegna materiale delle firme raccolte ai vari destinatari: Comune, Ministro (probabilmente Prefettura), e soprattutto Grandi Stazioni.
Qui si è chiarito che le richieste rivolte al Comune sono soprattutto centrate a spingerlo a chiedere alla proprietà GS di uscire dal silenzio e di riprendere posto a un tavolo progettuale.
La Vicesindaco si dichiara disponibile a ricevere le firme, ed eventualmente anche a trasmettere agli altri destinatari le loro copie in alternativa alla consegna diretta da parte nostra, specialmente se saranno riunite data la sostanziale convergenza delle richieste. Insiste che ciò può dare loro molto più peso e anche più supporto al Comune nelle sue possibili azioni a favore dei cittadini.
Su questo i rappresentanti delle associazioni, che ricordano di avere già collaborato nella fase di preparazione della mobilitazione, e in varie iniziative precedenti, concordano che va cercata una ripresa di collaborazione nelle prossime fasi di lavoro rivolte all’esterno.
Verso la fine il Presidente Urbanistica di zona, Proietti, ha ricordato un esempio positivo di recupero in zona e di tentativo di avviare una progettazione partecipata: l’area finale, in abbandono, di via Sammartini che è da recuperare a verde e collegamento ciclopedonale, e sulla quale il prossimo martedì (27) ci sarà un primo sopralluogo tecnico aperto alla cittadinanza, nello spirito delle richieste partecipative portate avanti da gruppi e associazioni (che parteciperanno tutte).
Il nostro giudizio complessivo è che la riunione non è stata, e non poteva essere, risolutiva; ma i chiarimenti e gli aggiornamenti delle posizioni hanno avviato una ripresa generale di dialogo e anche di attenzione alla comunicazione con i cittadini da parte dell’amministrazione comunale.