Una rete di associazioni finalmente insieme, e molte adesioni da organismi della zona: è iniziata la raccolta di firme per una petizione indirizzata al Ministro dei Trasporti e Infrastrutture, al Comune e al Consiglio di Zona, e naturalmente al grande assente Grandi Stazioni.
Cosa si chiede? Un confronto pubblico e un tavolo progettuale stabile per far ripartire la riqualificazione con la partecipazione dei cittadini e delle istituzioni locali.
Il Comune ha completato la prima approvazione del nuovo Regolamento Edilizio (ora c’è un periodo per le osservazioni prima della seconda approvazione definitiva).
Per la prima volta, Milano si sta dando delle regole urbanistiche anti-abbandono. Lo spiega l’Assessore De Cesaris in un’interessante intervista sul Corriere: per il recupero dei Magazzini, questo potrebbe essere un importante elemento di novità…
Un giorno del 1960 il signor Umberto, titolare di un Oleificio in via Ferrante Aporti, piantò un glicine a fianco del portone del suo magazzino. Anche quest’anno, i colori e il profumo dei fiori di quel glicine ormai divenuto un gigante ci accompagnano nella primavera: una delle poche visioni positive lungo quel muraglione sempre più abbandonato, testimonianza di quando l’area dei Magazzini era piena di vita e di movimento.
Umberto, grazie! Oggi il tuo glicine con il suo grande fusto rugoso e annodato è quello che le leggi paesaggistiche definiscono un albero monumentale, un bene storico culturale da tutelare. per saperne di più
E viene da pensare: se tutto il marciapiede, da viale Brianza alla fine della via, fosse coperto da una pergola di piante come questa?
La Passeggiata dei Glicini, come quella dei Tigli (Unter den Linden) di Berlino…
Buon compleanno, grattacielo sdraiato. Scusaci il ritardo, ma solo ieri nelle nostre ricerche storiche abbiamo scoperto che il servizio dei Magazzini Raccordati ebbe inizio il 29 marzo 1914, molto prima della nuova Stazione passeggeri (inaugurata nel 1931). E come una persona anziana che potrebbe ancora dare tanto alla famiglia ma disturba per il suo stile un po’ Novecento, sei stato messo dai nipoti a languire in una casa di riposo-lager sperando che tolga il disturbo al più presto. Comunque, noi del FAS e tutti gli altri cittadini e organismi di zona che si battono per riportarti a casa in salute continueremo a disturbare il manovratore.
Non bastavano i 24 posti-parcheggio per le moto degli studenti di fronte al palazzo deserto e in vendita dell’ex Istituto Studium di via Ferrante Aporti 62, chiuso con un certo disonore (e con le iscrizioni già pagate) nel 2008.
Una delle scorse notti, dopo l’asfaltatura della via, gli addetti alla segnaletica hanno verniciato con cura quattro posti-parcheggio per carico/scarico merci, dal civico 87 al 91, di fronte alla ex sede del grossista di attrezzature per cucine Coalca, vuota e abbandonata da anni come le decine di Magazzini alla destra e alla sinistra.
L’unico “scarico” esistente per più di cento metri è quello di mobili e masserizie, più esattamente quindi “discarica”.
Sono i fatti come questi che rivelano l’incapacità di seguire un territorio: gli studenti fantasma, le merci invisibili, continuano ad esistere in qualche fascicolo del Comune che nessuno ritiene di dover aggiornare, segnalare a un dirigente, e si continua a verniciare asfalto e a piantare paletti col cartello. Come gli ultimi soldati giapponesi nascosti nella giungla dopo vent’anni che la guerra era finita.
> 5 aprile: amici ci segnalano che lo stesso è avvenuto davanti alla ex Centrale Ortofrutticola, un po’ più in là…
associazione per la valorizzazione dei magazzini raccordati e delle zone limitrofe