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Iniziative promosse e attuate dal gruppo

L’inaugurazione del Giardino di domenica

magoLa giornata di domenica 15 maggio, più che con una cronaca, si può rivivere soltanto per grappoli di suoni e immagini (e in tanti ci hanno spedito foto e video, li trovate tutti sulla pagina Facebook)
Locandina_Storia Giardino_NEWNoi che distribuiamo ai passanti sulla Martesana i volantini con la storia del recupero del giardino.
I cartelli “Non calpestarmi, diventerò un prato fiorito” colorati dai bambini delle elementari.
La gente che arriva nel prato per la prima volta e scopre, secondo da che parte arriva: “ma da qui si arriva in Martesana!” “ma di là si va verso la stazione!”

Le grida dei bambini che accompagnano ogni gesto del Mago con la giacca a righe colorate.
Il “murale su tela” del primo gioioso ingresso di cittadini nell’area nel 2014, riemerso dal magazzino del Consiglio di Zona.
Gli innaffiatoi di Legambiente riempiti con l’acqua del naviglio calandoli con una fune.
MusicaLinguaggioUniversL’arrivo di un furgoncino Ape carico di vasi fioriti. Il banchetto con i semi da orto e da fiore. Un bambino, ingannato dai fiori colorati sulla busta, che tenta di mangiare i semi.
Un suonatore di sax e uno di tromba che provano e si scaldano in mezzo alla gente.
I bambini “del quartiere” e “del centro di accoglienza” che fanno tutti le stesse cose da bambini.
targaIl fissaggio della targa commemorativa, naturalmente verde, sul paletto di sostegno di uno dei nuovi alberi. “Hai portato l’avvitatore?” “Certo, anche la batteria di riserva!” (tre viti in tutto…)
Amministratori del Consiglio di Zona che accolgono un’Assessora con lo staff. Un Consigliere che si aggira portando grandi forbici su un cuscino rosso.
La semina e l'innaffiata con l'acqua del naviglioPolitici e bambini in lunga fila che seminano fiori. Volontari “verdi” che annaffiano con l’acqua del naviglio le aree seminate.
I bambini tendono un nastro tricolore, sembra un po’ un tiro alla fune. Un Presidente di zona e un’Assessora lo tagliano con le forbici “bambini, via le mani ora!”
autoritàSi pronunciano brevi discorsi e saluti. Tra un intervento e l’altro, bambini gridano i loro “Ciao!” nel microfono.
Giardino pienoVolontari della Fondazione Arca che portano sul prato tavoli e merende per tutti. Bimbi con facce un po’ spalmate di cioccolato.
I musicisti che attaccano un paio di pezzi per riunire la gente, poi seguiti da un corteo si avviano per la passeggiata “Glicine + Glicine”.
Tutto il corteo che canta Nel blu dipinto di blu in omaggio al piccolo glicine messo a dimora due anni fa a fianco del rifugio Caritas.
Musica e corteoMolti partecipanti che si affacciano a curiosare nel centro accoglienza e nel rifugio, e scoprono che i vecchi Magazzini un po’ sistemati sono dei bei locali.
Un corteo che riparte, attraversa il tunnel stradale, percorre via Ferrante Aporti fino al grande glicine del 1960 che dopo la potatura sta rimettendo foglie e fiori.
Gruppi che si raccontano memorie di quando le attività commerciali erano aperte e frequentate. “Qui vendevano i vini toscani, qui si trovavano le pentole speciali…”
balata finale GlicineI musicisti, Raffaele Kohler e Domenico Mamone, che intonano una Ballata finale per il grande glicine.
La gente che andando via scopre le paline delle nuove fermate del bus 87. Alcuni di noi che si organizzano per salire sui bus la mattina dopo con forbici e nastro per “inaugurare le prime corse”!

Domenica 15 maggio, “il giardino che era una strada”

foto goccia prima e dopoIl nuovo giardino in fondo a via Sammartini, affacciato su via Tofane (il lungo-naviglio Martesana), è aperto da fine dicembre; ma solo da poco, con il ritorno del bel tempo, ha iniziato a essere frequentato. Un picnic auto-organizzato dagli amici di NoLo, una biciclettata… e via via, in tanti lo hanno scoperto.

Ora ci sarà anche un’inaugurazione “ufficiale”, che coinciderà con le giornate di Green City (ne parla il Corriere della Sera in questo servizio). Inaugurazione che si concluderà con una semina, che a breve trasformerà il semplice praticello verde in un prato fiorito.

Evento Fas su format Green CityIl programma della giornata è riassunto nella locandina Green City qui a fianco.

Ma come nasce questo spazio verde? La storia inizia alcune decine di anni fa, quando Continua la lettura di Domenica 15 maggio, “il giardino che era una strada”

HUB di via Tonale: giochi libri storie merende… e contaminazione per tutti

La festa per bambini di sabato pomeriggio all’Hub di via Tonale è stata una bella occasione per molte famiglie di conoscere il centro, parlare con i referenti di Progetto Arca, trascorrere un pomeriggio molto piacevole e divertente.IMG-20160409-WA0020

Tante famiglie, non solo italiane, ma anche tanti bambini di molte nazionalità. Grazie a tutte le associazioni e le persone che ci stanno aiutando in questo ambizioso progetto di contaminazione tra territorio e i centri di accoglienza che è giunto al terzo mini-evento:

Contaminiamoci 9 Aprile due pomeriggi per i bambini,  e un aperitivo-concerto a gennaio (qui a fianco e di seguito, le locandine delle tre iniziative).

 

 

Sabato una quarantina di bambini hanno  ascoltato storie, curiosato tra giochi e libri da scambiare, fatto merenda… negli spazi di Fas Informa_Contaminiamoci 5 marzoaccoglienza.  Spazi che dal giorno precedente ospitano anche la bella mostra fotografica “Milano, riPartenze” di Diego Zanetti (che ha interessato molto i “grandi”).

 

Far conoscere alla popolazione residente le molteplici realtà di accoglienza AperiHUBdel quartiere, al fine di migliorare la convivenza abbattendo i pregiudizi, è la finalità del progetto interculturale “ContaMIniamoCI”.

 

Il progetto, che ha la sua base organizzativa e di incontro nell’Hub di via Tonale, coinvolge attivamente l’associazione FAS, la fondazione Progetto Arca, le associazioni presenti nello Hub, e moltissimi altri tra i quali: Farsi Prossimo, Sos Milano, Bioeco, Agorà Futura, Teatro Officina, Refugees Welcome Italia, Radio Popolare, M’ama Food, Checcoro LGBT, CAG Centro Aggregazione Giovanile.

IMG-20160409-WA0012Un elenco che si va ampliando con lo sviluppo delle iniziative e a cui vanno aggiunti diversi volontari “indipendenti” che si sono offerti di collaborare a qualcuna delle attività, come ad esempio dei musicisti.

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Il progetto vedrà il suo apice nel mese di maggio (28 e 29) con un grande evento di forte impatto mediatico e territoriale, che dovrebbe anche essere supportato dal Consiglio di Zona 2, sempre attento alla tematica Magazzini Raccordati e loro dintorni; e proseguirà con altre iniziative distribuite, che stiamo preparando.

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Anche nel resto del 2016 quindi possiamo assicurarvi che ci sarà non solo “vita intorno ai binari”, ma anche “sotto”, di fronte… e dappertutto.

 

 

 

 

 

Non c’è due senza tre: esplorazioni e intrecci

Ci piace proprio far sì che i cittadini conoscano e frequentino quegli spazi che credono siano riservati a “qualcun altro”, magari un po’ diverso, strano, lontano.
E dopo l’incontro e l’esplorazione del Refettorio Ambrosiano del 25 ottobre, dopo la visita al Rifugio Caritas del 28 novembre, domenica 31 gennaio è la volta dello Hub di Stazione Centrale.

AperiHUBCi torneremo con un resoconto nei prossimi giorni, per ora pubblichiamo la locandina di invito e vi aspettiamo assieme  agli altri organizzatori.

IN MOLTI TROVANO RIFUGIO IN VIA SAMMARTINI

_OFK2568Molte persone, più del previsto, sabato scorso alla visita guidata del Rifugio Caritas di via Sammartini e ad ascoltare storie dei Magazzini da chi ci viveva e lavorava. I visitatori, di ogni età, erano parecchi e per condurli a visitare i locali del Rifugio si sono velocemente dovuti organizzare due turni. Si tratta della terza volta che il Rifugio si apre a visite esterne organizzate, e sempre con grande curiosità e interesse dei cittadini che arrivano anche da quartieri distanti.

_OFK2541Ai visitatori l’architetto Laura Romanò, progettista del Rifugio, ha mostrato e raccontato la trasformazione dei due magazini in luogo abitabile da una comunità, con distribuzione di spazi e scelte estetiche che potessero essere adatte ad ospitare (per periodi fino a 6 mesi) persone in percorso di risalita: quindi attenzione a un po’ di privacy, ad avere custoditi i propri oggetti, avere riferimento fisso in una delle stanze – di solito da 4 persone – ognuna un po’ diversa dall’altra per colori…

_OFK2608Luca Valisi, responsabile del Centro, ha poi spiegato l’organizzazione e il lavoro dei volontari che fanno funzionare un centro serale e notturno per un massimo di 64 persone. Si entra alle 18 e si esce alle 8 di mattina, durante il giorno si seguono percorsi di reinserimento individuali progettati già dal momento dell’ingresso che vanno dalla formazione al riorientamento sociale e lavorativo in diverse sedi e strutture.

_OFK2547Concluse le visite, ci si è riuniti nella sala comune; dopo una breve presentazione da parte di Angelo del lavoro del Fas e della realizzazione del libro sui Magazzini, Viviana ha condotto una chiacchierata-intervista sulle storie di lavoro e vita di due ditte rappresentative della passata vita commerciale dei magazzini: la Coalca (presente Nicola Pratesi, figlio di uno dei due fondatori) e la Cavallini oli e vini toscani (presente Anna Cavallini, figlia del titolare Antonio).

Entrambi hanno ripercorso e ampliato le interviste contenute nel libro, con storie e aneddoti che riportavano a un mondo attivo, conosciuto in tutta la città, legato a storiche realtà della ristorazione, dello sport… come anche a momenti drammatici della guerra: i bombardamenti – “mio padre mi diceva sempre che il terrapieno dei magazzini ha salvato tante vite”.

_OFK2591Inaspettato e graditissimo poi l’intervento di un visitatore, che ha spiegato di essere un nipote del fondatore di un’altra ditta storica: la Pirola e Passerini imballaggi, seconda per numero di magazzini occupati dopo la Coalca. Giuseppe Passerini si è unito agli altri due “eredi di memorie” con cui dopo aver delineato quel mondo e la sua economia ha anche ricostruito la storia di accoglienza che ha caratterizzato queste arcate sotto i binari da quando Fratel Ettore Boschini, dell’ordine dei Camilliani, vi organizzò dal nulla un dormitorio ottenendo un magazzino dalle Ferrovie.

_OFK2610I visitatori, assieme a molti ospiti che rientravano “a casa”, e ai volontari, hanno seguito con grande interesse gli interventi che dopo poco si sono trasformati in una vivace conversazione pubblica tra i tre che si ritrovavano e ricostruivano un’epoca così diversa dall’attuale.

Al termine i volontari hanno offerto a tutti un rinfresco che ha visto mescolarsi e chiacchierare al buffet e ai tavoli i presenti, come accade qualunque iniziativa culturale. Vedere come si vive “lì dentro” ha colpito molto i visitatori, ma anche il portare lì le “storie dei Magazzini” ha rappresentato un evento per chi ci vive. _OFK2605E l’idea di aprire i luoghi della solidarietà sociale alla città, come già accade in zona per il Refettorio Ambrosiano, di farne spazi risorsa, si dimostra sempre vincente.

Come ha detto una nostra socia: “per me e’ sempre una gioia quando le realtà del quartiere si aprono agli abitanti. In particolare quando si tratta di aiuto e solidarietà. _OFK2614Le persone – di natura diffidenti verso il prossimo che non conoscono – hanno potuto apprezzare con quanta dignità operatori volontari e ospiti lavorino insieme per ridare fiducia a chi l’ha persa per i motivi più diversi”.

Così, verificato che “c’è vita sotto i binari”, abbiamo salutato il Rifugio sempre più convinti che i cittadini riporteranno nuova vita anche “intorno”.

Qui le riprese delle varie fasi dell’incontro con la visita guidata e le interviste:


Qualche immagine della serata:

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