Sta arrivando il 2021: sarà il nostro DECIMO anno di attività.
Il 2020 è stato un anno diverso e difficile, prima di tutto perché abbiamo perso improvvisamente un’amica, Angela, socia fondatrice del FAS.
E poi la pandemia, che ci ha tenuti distanti ma sempre più uniti e legati ai nostri quartieri. Il passaggio 2019-2020 era iniziato con interessanti incontri con nuove persone interessate a contribuire al nostro lavoro, poi improvvisamente (quasi) tutto è diventato virtuale: ma abbiamo mantenuto contatti e scambi.
E se non ci avete visti in giro tra i binari, sappiate che non ci siamo mai fermati. Come tante amiche e amici del mondo del volontariato, nei mesi più difficili abbiamo dedicato molte delle nostre energie a “piccole ma importanti” iniziative di solidarietà sociale, non tanto “firmate” quanto soprattutto trasversali, unendo le forze delle persone attive che potevano fare qualcosa.
Ma anche la “mission aziendale” dell’associazione FAS è stata portata avanti. Tra l’altro, siamo diventati APS – Associazione di Promozione Sociale, per adeguarci alla nuova Legge sul terzo settore che amplia un po’ le nostre possibilità di intervento.
Lavorando moltissimo via web, abbiamo utilizzato tanto i social, più immediati, giorno dopo giorno, a spese di questo sito che avevamo già in programma di rinnovare ma che ha dovuto attendere e che speriamo presto di potenziare… anche sperando nell’arrivo di nuovi amici esperti di web! (Contattateci… )
E per “ricominciare da 9” abbiamo rivisto tutte le iniziative passate e in corso (che sono ormai davvero tante) e aggiornato quella che chiamiamo la “Cartella Stampa”, il documento che ci presenta “ufficialmente” a chi non ci conosce, il nostro curriculum vitae.
Lo pubblichiamo qui per ricordare a chi ci segue le tante cose fatte insieme a cittadini, gruppi, associazioni, scuole, istituzioni; un pezzo non della nostra storia ma di quella dei nostri quartieri. Leggilo qui
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Urbanistica Tattica in via Venini: dal bloc notes del quartiere, I PRO E i CONTRO
Piazza Arcobalena sì o no? A vedere il numero di giocatori di ping pong presenti a tutte le ore, e quello di bimbi e genitori che vi si fermano all’uscita di scuola, si direbbe che la trasformazione della parte finale di via Venini, con i colori, gli alberi, le panchine e i nuovi percorsi stradali sia stata nel complesso accettata da molti cittadini. E’ bene ricordare che si tratta di una sperimentazione, come quella avviata mesi fa in via Rovereto, Giacosa, esedra del Trotter.
Dopo una stagione di prova, il Comune dovrà valutare (con la partecipazione dei cittadini, in forme da definire) i risultati dell’esperimento “tattico” e decidere se mantenerli, con o senza modifiche.
Naturalmente, c’è anche chi, di fronte alle novità che spezzano le vecchie abitudini (anche quella della “sosta selvaggia”) insorge: si va dal borbottio alla mobilitazione, con appelli e firme, perché tutto torni come prima.
In genere, le limitazioni al traffico trovano sempre qualche avversario: e del resto tutti ricordiamo le preoccupazioni dei commercianti di perdere migliaia di clienti quando fu pedonalizzata via Dante. Oggi quel percorso Duomo-Castello, o l’altrettanto pedonale Corso Como, sono tra le zone di shopping e incontro più rinomate d’Europa.
A noi, queste risistemazioni delle “terre di nessuno” che permettono di contenere traffico e soste selvagge a vantaggio della vivibilità piacciono: ma ascoltando i residenti e i cittadini in questo paio di mesi abbiamo potuto rilevare una serie di “sbavature” nella realizzazione dell’intervento, che in ogni incontro con i responsabili noi con altri abbiamo sollevato.
Per superare la fase un po’ inutile della lamentela e del mugugno, con una presenza assidua abbiamo raccolto con pazienza tutte le critiche all’intervento e ne abbiamo fatto una lista, con qualche proposta migliorativa. Una lunga lista, che la settimana scorsa abbiamo inviato a tutti i responsabili dell’intervento. Nella lettera, il nostro Angelo riassume
“… le criticità segnalate dai cittadini, che in effetti pregiudicano un po’ gli effetti dell’intervento e l’accoglienza dei cambiamenti.
Le riporto di seguito, sperando che possano essere utili per migliorie in tempi brevi.
– piazzetta:
1) si dovrebbe rendere meno permeabile ai bambini piccoli la recinzione almeno sul lato del passaggio del tram (svolta da Venini a Martiri Oscuri) e magari anche sulla curva di immissione auto da via Spoleto in Venini.
2) prima delle piogge, gli alberi in vaso hanno sofferto molto. Secondo un esperto, sono un po’ troppo grandi di chioma per quanta acqua i vasi possono ritenere dell’innaffiatura; e nei periodi estivi essendo poggiati su una superficie stradale che si riscalda molto potrebbero seccarsi. Se prima di allora si sostituissero con piante anche un po’ più piccole ma rustiche non ci sarebbe questo rischio.
Nel caso di sostituzione, suggeriamo di destinarli alla messa a dimora nel parchetto tra v. Sammartini e Martesana (ancora in attesa sia di piante sia di giochi per bambini).
3) marciapiede curvo davanti scuola: è stato verniciato dello stesso colore azzurro della strada e non si nota il gradino. Vi inciampavano in molti, poi dei genitori lo hanno evidenziato con il nastro giallo/nero che però non durerà molto.
– via Venini tratto adiacente la scuola:
1) è stato tracciato uno stallo giallo per sosta H e alcuni posti moto “bianchi”. A fianco però vi è una ringhiera sul marciapiedi. Un disabile trasportato non può scendere dall’auto dal lato destro perché la ringhiera blocca le aperture degli sportelli. La ringhiera andrebbe tagliata, e per toglierne solo l’ultimo tratto converrebbe scambiare i posti moto con lo stallo H che così inoltre si avvicinerebbe alla scuola e alle strisce pedonali.
2) di fronte, la corsia ciclabile in direzione centro dovrebbe essere “difesa” dagli stalli parcheggio. Ma in quello giallo per carico/scarico, i camion che riforniscono il supermercato parcheggiano sempre di traverso ostruendolo. Si potrebbe materializzare la corsia con un cordolo basso?
– via Spoleto:
1) è stato eliminato il posteggio sul lato destro, molti però ora parcheggiano sul largo marciapiedi. Si può valutare (anche se non è una soluzione bellissima) una striscia parcheggio a cavallo metà marciapiedi-metà strada, come nella vicina via D’Apulia?
2) il parcheggio H vicino alla piazzetta è un po’ esposto come discesa dall’auto, sia da destra sia da sinistra (verso la ciclabile) e le aperture sportelli possono essere di pericolo per i ciclisti. Si potrebbe mettere qualche segnale di attenzione per bici e auto?
3) dietro a questo stallo H, un pezzo giallo per carico/scarico, non rispettato. Lo si potrebbe segnalare meglio, anche con verniciatura a terra, e/o usare un cordolo basso?
– via Martiri Oscuri, tratto direzione viale Monza:
1) il percorso ciclabile “contromano” (in senso inverso alle auto) da viale Monza a Venini è invisibile e non segnalato agli autisti che percorrendo la curva dalla piazzette incrociano bici e le stringono.
Sarebbe necessaria una striscia tratteggiata con i simboli di bici e frecce di direzione per tutta la lunghezza della via. Questo sarebbe anche un deterrente per chi parcheggia a sinistra a cavallo del marciapiedi, vanificando la ciclabile e spingendo i ciclisti verso il centro della strada.
2) immissione in viale Monza: numerosi veicoli continuano a imboccare la via contromano nel “vecchio” senso. Il segnale blu di obbligo “proseguire dritto” in viale Monza è stato installato altissimo e non è visibile dal posto guida auto. Inoltre sarebbe utile dipingere una freccia di direzione (svolta a destra) nella M. Oscuri proprio sull’incrocio, in modo da far percepire il senso unico ad un automobilista di viale Monza che svolti a destra seguendo il movimento dei ciclisti (che invece possono).
3) l’angolo di viale Monza con la M. Oscuri dove possono entrare i ciclisti “contromano” è in permanenza occupato da auto in “sosta selvaggia” e i ciclisti devono entrare nella M.O. con una svolta larga che li porta in frontale con le auto. Sarebbe opportuno tracciare alcuni metri di ciclabile con freccia di svolta a destra dal semaforo fino alla svolta, magari anche con cordolo basso, sia come dissuasione alla sosta abusiva sia come indirizzamento per i ciclisti.
– immissione da via Spoleto in via Aporti:
1) adiacente alle piccole aree colorate e pedonalizzate si trova un terreno di proprietà comunale recintato e disusato noto come “il Triangolo” di cui molti chiedono un riuso civico: di recente anche l’Ass. Maran si è dichiarato disponibile a un confronto sulla questione. Sarebbe opportuno, nel caso, riconsiderare il disegno degli spazi nel loro insieme.
– comunicazione con i cittadini:
1) Sarebbero utili (meglio se fossero stati previsti dall’inizio) nella piazza e punti critici intorno dei cartelli che spiegano in breve il senso dell’intervento e i tempi della sperimentazione. E se si faranno modifiche potrebbero essere posti allo stesso tempo, aggiungendo che dalla sistemazione iniziale si è già modificato qualcosa seguendo i rilievi dei cittadini. Per un esempio efficace, vedere quelli della zona 30 in Rovereto/esedra Trotter. Questo è tutto quanto abbiamo raccolto nella presenza sul posto. Sperando che queste indicazioni possano essere utili, le inviamo i migliori saluti.”
Panchine Rosse fioriscono
Una Panchina Rossa: il posto di una donna che non c’è più, per dire no alla violenza contro le donne. Non è passato neanche un anno dalla prima panchina rossa in Municipio 2: le inaugurazioni si susseguono a grande ritmo e noi vogliamo tenerne conto, perché il prossimo 25 Novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere, si possa prevedere un evento che le colleghi tutte in un unico percorso.
22 settembre 2018: a dare l’esempio in Municipio 2 è il Comitato Parcheggio Sammartini 31 presieduto da Loris Reale che, dovendo riqualificare le panchine del campo basket, ha pensato di dedicarne una alle vittime di violenza e stalking. Il campo basket è stata una scelta ponderata perché è un bell’esempio di multiculturalità giovanile. Proprio perché frequentato da giovani, è sembrato il luogo adatto per lasciare un segno concreto, affinché anche i ragazzi possano fungere da ambasciatori per il contrasto alla violenza di genere e a ogni altra forma di sopraffazione.
Così, in un sabato ancora estivo, con il patrocinio del Municipio 2, il campo basket di via Sammartini 31 è stato “invaso” dai giovani del SANGA Milano con il coach Franz Pinotti, e si è inaugurata la prima panchina rossa, corredata di una targa che non solo riporta il numero verde antiviolenza 1522, ma rimanda al sito con una breve descrizione in inglese. Il Comitato lancia un messaggio chiaro e forte a tutte le associazioni del territorio: non lasciamo che sia l’unica panchina rossa di Municipio 2, siamo in tanti, facciamo fiorire tante panchine rosse.
L’evento vede la partecipazione di Daniela Airoldi Bianchi di Teatro Officina con il monologo “Sono una donna fortunata” di Beppe Stoppa; i canti corali delle donne del SANGA Milano – Baskin; Del mezzosoprano Yumi Furuta accompagnata dal pianista Saverio Moscatiello. Presenti il Presidente del Municipio 2, Samuele Piscina, e la Consigliera Comunale e Presidente della Commissione Consiliare Pari Opportunità e Diritti Diana de Marchi. Anche noi del FAS abbiamo collaborato alla realizzazione.
6 ottobre 2018: l’associazione 4Tunnel durante una giornata di cleaning dei muri esterni di Cassina de Pomm, vernicia di rosso due panchine lungo il Naviglio Martesana. Seguirà il mese successivo un altro intervento. Il 19 novembre 2018 4Tunnel dipinge di rosso anche una panchina in piazza Morbegno; dopo pochi giorni viene asportata la targa con il numero telefonico antiviolenza, che sarà poi sostituita (foto dalla pagina FB di 4tunnel)
25 novembre 2018: è al giardino “piccola goccia”, il nostro giardino del cuore in fondo a via Sammartini angolo via Tofane, che decidiamo di inaugurare la seconda panchina rossa patrocinata dal Municipio 2. E lo facciamo durante la giornata internazionale contro la violenza di genere, insieme ai bambini delle scuole elementari gli Istituti Comprensivi “Paolo e Larissa Pini” e “Roberto Franceschi” aderenti al progetto “Io Valgo” curato dalla Dott.ssa Maria Amantea che ha l’obiettivo è educare i più piccoli ad avere rispetto di se stessi. Partecipano le istituzioni Comune e Municipio con Diana de Marchi Presidente della Commissione Consiliare Pari Opportunità e Diritti e con Laura Luppi Assessore municipale alle Politiche sociali-Famiglia-C.S.R.C., Servizi educativi-C.A.G., Politiche femminili e Pari opportunità.
4 marzo 2019 : è la prima volta a Milano degli spazi interni di una scuola, con il coinvolgimento di tutti gli studenti e genitori. l’istituto Comprensivo “Teodoro Ciresola” ha inaugurato due panchine rosse nei rispettivi cortili delle due scuole, una in via Venini e l’altra in Viale Brianza. Ancora una volta sono stati gli studenti ad essere coinvolti, esponendo, in poesia e in prosa, riflessioni sul tema. Sono presenti anche qui le stesse rappresentanti delle istituzioni Comune e Municipio, entrambe molto coinvolte in queste iniziative.
16 marzo 2019: Siamo a otto e sono già in corso gli inviti, un’altra realtà scolastica è al centro. Questa volta sarà l’associazione La città del Sole – Amici del Parco Trotter ad inaugurare una panchina rossa all’interno del parco. Collaborano La Città dell’infanzia Milano, Via Padova Viva e Comitato genitori delle scuole del Trotter. Tante già le adesioni, tra cui la nostra e poi Nolo social district – Nolo4kids – Legambiente/Orti di via Padova – Associazione F. Casavola – La Nave del Sole Onlus, Progetto AISHA.
BinG: Binari Greco
Questa sigla, che sembra un po’ un suono da fumetti, significa “Binari Greco”: ma di cosa si tratta? BinG è uno dei 25 progetti vincitori del Bando alle Periferie 2018 del Comune di Milano. Progetti presentati alla città lo scorso 23 ottobre, e subito entrati nel vivo dell’organizzazione nei vari quartieri. BinG, tra l’altro, è il progetto con la migliore valutazione per la sezione Nuovi Ambiti, in cui è inserita la zona di Greco.
Con capofila la Cooperativa sociale ABCittà, con cui abbiamo già collaborato in altre occasioni, BinG raggruppa in partnership Fondazione Progetto Arca Onlus, Gruppo FAS – C’è vita intorno ai binari e Legambiente Lombardia, con il supporto e la disponibilità della società Borgo Cascina Conti che sta realizzando a Greco un quartiere residenziale collegato al recupero dell’antica Cascina Conti: un P.I.I. (Piano integrato di intervento) avviato nel 2000 e che solo di recente ha visto l’accelerazione dei lavori.
Negli spazi di terreno recuperati e liberati a ridosso della ferrovia, che vedete nella foto di apertura dell’articolo, il progetto prevede dieci mesi di attività, suddivise su quattro versanti: Sociale (informazione, ascolto e coinvolgimento del quartiere); Culturale (murales sotto le arcate recuparate); Ambientale (qualificazione del verde pubblico con la realizzazione di un Orto condiviso, e un corso per orticultori urbani); Sportivo (sull’area del futuro campo da calcio a 11, allestimento provvisorio di campo da calcio a 7, rete da green volley, tavoli e panchine). Per la presentazione è stato realizzato anche questo bel video.
Molte altre realtà di zona sono state coinvolte dal progetto: intensa la collaborazione delle scuole elementari e medie, con centinaia di proposte raccolte presso ragazze e ragazzi, e poi la Caritas, il circolo Reteambiente, gli Orti di via Padova, l’associazione sportiva Greco San Martino, l’oratorio della Comunità pastorale Giovanni Paolo II; e per la gestone e l’apertura degli spazi sportivi sono pronti in zona molti volontari, tra cui anche i richiedenti asilo ospiti del centro di via Stella. Anche negli orti urbani si prevedono attività di giardinaggio e sull’ambiente per ragazzi, e il numero di “candidati ortisti” del corso di orticultura è di oltre 20.
Sulla pagina Facebook bingbinarigreco e su quelle delle associazioni e organismi partner è possibile seguire le attività del progetto, varie e numerose e partecipare, anche da “volontari per un giorno”alle iniziative di sistemazione come quella del 12 febbraio (pulizia e sistemazione: taglio dell’erba, potature, sistemazione della sponda della Martesana e rimozione dei rifiuti) o alle passeggiate di scoperta dei luoghi come BinG Si parte! prevista per il prossimo sabato 2 marzo (info qui)
Aperte 15 Camere delle meraviglie, al suono delle voci dei Magazzini
Domenica 24 febbraio 2019: una nuova tappa del rilancio dei Magazzini Raccordati.
Oltre 12mila “non addetti ai lavori” hanno visitato i quindici Magazzini di via Ferrante Aporti, trasformati per la settimana della moda in Moncler Genius Building.
“One House, different voices” (una Casa, diverse voci) il motto dell’evento, che presentava le 8 collezioni Moncler in altrettanti e diversissimi contesti, scenografie, musica.
Ma oltre alle voci degli stilisti, oltre alla musica da sfilate, oggi si sono sentite risuonare anche altre voci, per noi voci amiche.
Per tutta la giornata, la grande passerella-corridoio esterna che univa gli ingressi ai Magazzini è stata riempita dal suono di una installazione in cui erano mixate registrazioni delle voci autentiche di persone a cui i Magazzini Raccordati “appartenevano” davvero.
Durante la progettazione della colonna sonora, infatti, i creativi del Collettivo di Performing Art Strasse hanno “scoperto” la storia della vita precedente dei Magazzini attraverso il nostro libro “C’è vita intorno ai binari. I Magazzini Raccordati della Stazione Centrale di Milano: passato, presente, futuro”.
Ottenuta e letta di gran corsa una copia del libro, i responsabili del progetto sono stati colpiti soprattutto dalle Storie dei Magazzini, interviste ai protagonisti delle attività che vi erano ospitate. E ci hanno chiesto collaborazione per rintracciarli e raccoglierne le voci: quelle che avete ascoltato oggi se avete fatto la coda per la visita.
Allertati fin dal primo contatto telefonico e dalla consegna del libro, siamo riusciti a supportare a tempi da record – e con la dovuta riservatezza – la ricerca, il contatto e la presentazione del progetto di Strasse a molti degli intervistati, che volentieri hanno risposto alle interviste, e che oggi hanno potuto parlare attraverso il nastro sonoro alle migliaia di visitatori in attesa.
Alla fine della giornata, siamo orgogliosi di aver fornito questo contributo all’iniziativa, che in questa giornata ha riportato “intorno ai binari” non solo la vita delle attività di oggi ma anche voci della loro storia.
E naturalmente se volete ritrovare e approfondire le frasi che avete ascoltato oggi, ripercorrere le storie di quella che è stata la vita dei locali che avete visitato oggi e degli altri 100 che vogliamo vedere riaprire… il libro dopo due ristampe è tuttora disponibile.